Ili questo mentre riceviamo appunto da Padova una lettera, la quale ci mostra la falsità di quell’ annunzio. E vero che il signor Tonin fu colto a Padova, e non a Rovigo, da grave malattia, che lo condusse a termine di vita, e che per un fatale equivoco, non essendo così di subito la sua virtù riconosciuta, forse anche pL'r qualche momentanea strettezza, per non aver potuto troppo facilmente permutare o mettere in commercio i suoi capitali di Tor-cello od altri, e’dovette esser condotto allo spedale ; ma ei ne campò felicemente, non so se per virtù dell’ arte medica, o di quel famoso suo rampicone, che lo salvò un’ altra volta nei suoi viaggi, quando lo trasse su per il collo da un pozzo, nel quale era caduto. E però il dolore della sua perdita sarà stato corto : fu una minaccia, non una vera sventura. La fortuna la volle ancora risparmiare a Torcello, a’ suoi amici ed ammiratori, a tutti gli uomini di spirito suoi confratelli. Noi avevamo di lui narrato vita e morte ; ci restava a dir de’ miracoli : ed ecco eh’ egli esce sano e trionfante dallo spedale, e torna a vivere nella memoria p presenza de’ contemporanei, rimettendo i posteri a più tarda stagione. Che la glo-