6 tri pensieri, lontano da ogni ambizione : quando in mal punto siete venuto a cercarmi, a tentarmi; per voi ho conosciuto i dubbiosi desiri, m’avete voluto trasformare in autore, m’avete legato in libro ! M’ avete legato, e passando tra via, or mi veggo stretto fra le vetriere a’ librai, e un giorno o l’altro m’incontrerò forse abbandonato sulle bande di qualche ponte o per le stuoie della Riva degli Schiavoni, o a S. Polo ! Pure la bontà, con cui il vostro pensiero fu accolto da’ giornali volanti di Milano ; gli articoli del Pezzi, del Toccagni, del Piazza, del sig. Opprandino, m’avevano alquanto riconciliato con voi, e, s’ ho a dirvela, m’ era entrata nell’ anima non so qual ombra di peccaminoso compiacimento. Io m’ era in qualche guisa collocato nella condizione di Messer Francesco, quand’ egli cantava: Stiamo, Amore, a veder la gloria nostra. Se non che mi teneva ancora in qualche sospensione il pensiero non quelle fossero lusinghe di troppo benevoli confratelli, e prima di cantar affatto vittoria, attendeva con grand’impazienza il giudizio della Biblioteca Italiana; tanto perchè mi si era cacciata attorno questa superbia di star a vedere che cosa di