323 quella brava persona, vorrei chiederle s’ egli sentì veramente nell’ animo tutto il potere di quelle divine melodie, così appropriate al soggetto e alle affettuose inspirazioni del poeta ; s’ ei s’ accese d’ amore al sublime allegro della cavatina, se spasimò alle smanie dell’ amante tradita, quando s’accorge del tradimento; se il commossero alle lagrime quelle tenere raccomandazioni materne, quando l’infelice sta per ¡strapparsi i figli dal seno; infine se s’immedesimò in tutti que’ toccanti e sublimi accidenti, ne’ quali poeta e maestro fecero a gara per ricercare le più riposte fibre del cuore. Non so che cosa ei potesse rispondermi : questo ben so che le mie impressioni non furon sì forti. Di tutto quel divino poema di musica e di poesia, non mi rimase se non una immagine perfetta, quella d’ Adalgisa, rappresentata dalla Salvini, la quale veramente, e con una fresca, giovanile, soavissima voce, con certe facili e garbate sue maniere, sostenne egregiamente la parte della giovine sacerdotessa. Se non che questa è una mia opinione particolare, che non ho il temerario pensiero di metter dinanzi a quella del fiorito uditorio, che concorse alla prima rappresentazione, e che parve preso più d’una volta da