82 quante n’ erano nella officina, e gli uomini avevano saputo immaginare, gli disse, che o lii dentro gli veniva fatto di trovar la sua vista, o gli era tolta la speranza di mai più ricuperarla nel mondo. Il signor Fabrizio tutto contento prende a due mani quel magnifico arnese, si mette in sulla porta, e con la più esemplare e costante pazienza si fa uno per uno a passar sotto agli occhi tutti que’vetri, finche con una esclamazione di sorpresa e insiem di piacere, come Euclide : l’ho trovata, l’ Ilo trovata, grida, e consegna al maestro 1’ occhiale. Questi il piglia in mano, 1’ esamina, e guatando in volto il sig. Fabrizio, senza troppo scompor ne il viso nè la cravatta : Non le dissi, gra-, veniente soggiugne, che quell’ occhio ne a-vrebbe fatto impazzire ? Osservi ; e qui senza troppe parole, e provandogli con 1’ argomento dei fatti la sentenza, con un gesto assai dimostrativo passa il dito attraverso 1’ occhiale, e gli mostra che vi mancava la lente, e che però egli aveva miglior’ occhi, che non erano i suoi ordigni. Onde il buon vecchio rise di se medesimo, ed alfine si persuase, che chi troppo P assottiglia la scavezza, e che non