LA SERBIA IN ARMI conclude così : « art. 6 — l’accordo dei capi di stato maggiore del 19 giugno « 1912 resterà in vigore anche per questa combinazione ». (Il testo serbo dice: «/ za ovu \ombìnaciju » cioè « anche per questa « combinazione », che i serbi interpretano come piano di campagna). Di conseguenza sarebbe rimasto fermo l’art. 6 del primo accordo fra i capi di stato maggiore, statuente l’obbligo reciproco di arroccare le forze esuberanti da un teatro di guerra all’altro. I serbi sosterranno che l’originario progetto di ripartizione delle conquiste macedoni (art. 2 dell’allegato segreto) era intimamente legato colla partecipazione di almeno 100 mila bulgari e alle operazioni sullo scacchiere del Vardar (art. 4 della convenzione militare) e che la concessione fatta nel settembre ai bulgari di ridurre il contingente sullo scacchiere del Vardar (per far massa sulla Marica) legittimerà la loro domanda di rivedere le clausole territoriali. IL PIANO DI CAMPAGNA SERBO (Vedi schizzo n. 4). Subito dopo la campagna del 1878 lo stato maggiore serbo riprende lo studio del piano di guerra contro l’impero ottomano ma non vi è traccia di un piano scritto prima del 1898. Dopo la guerra turco-greca del 1897 lo stato maggiore serbo pondera l’eventualità di un conflitto colla Turchia: il 16 marzo 1898 nella sede del Ministero della guerra a Beograd si riuniscono i comandanti. Essi concordano nel riconoscere che la liberazione delle terre dominate dal Sultano è realizzabile solo col concorso della Bulgaria, della Grecia e del Montenegro. Per vincere sarebbe necessario battere i turchi avanti che si radunino ed è indispensabile concordare un piano generale cogli altri Stati. Si conclude che l’offensiva serba dovrà tendere verso Kumanovo-Skoplje e questa decisione serve di base pei lavori successivi. I piani di mobilitazione sono pronti nel 1903. Non si è trovato un vero e proprio piano di operazione redatto da Putnik ma poche paginette di appunti, oggi conservate nell’archivio del ministero della guerra jugoslavo. Il suo pensiero strategico troverà più compiuta espressione negli ordini diramati alle armate operanti. *37