105 bolle d’ aria o parole, eh’ è quanto dire mutò materia e ¿strumento, non mutò valore od effetto. Eg-1’ immaginò certe sue strane e miracolose istorie di nascite, di matrimonii, di viaggi ed eredità, che fecero smascellar dalle risa le più ingenue e talora anche le meno ingenue persone. Si fece signore di terre e di feudi, e li p^sedeva o negli spazii immaginava o sui saMioni del lido; il padre 1’ aveva lasciato ere^f dell’ ombra di tutti gli alberi, e di non so quante mille miglia di strada ; godeva 1’ uso dell" aria di tutti gli orti, il diritto, non esclusivo, d’ esser messo in prigione per debiti, e simili altre novelle, eh’ ei spacciava con la più imperterrita fronte. Se non che, prima di metter il pubblico a parte di questi frutti del suo bell’ingegno, come novello au-gelletto, che prima di spiegare il libero volo tenta la forza delle sue penne , o piuttosto come giovin autore che innanzi ad affrontare la pubblicità a viso aperto s’ acconcia sotto il pudico velo di qualche incognita sigla, si copri colla maschera il volto e non uscìa se non di carnovale. I suoi principii furono splendidi, maravigliosi, incredibili. Come dapprima comparve alla luce dei caffè, l’uno all’ al-