286 zio, ed ella non sa d’aver perduto un figliuolo, se non quando ode il lugubre canto de’ funerali, quand’anzi 1’ è recata a’ piedi la bara. Ella ha d’ uopo di chiedere : Chi è quell’ estintori Come già quel re che sulla nave al suo confessor domandava , chi vuol questo morto ? quando il cadavere della sua vittima, rigettato dal mare alla sponda, gli veniva, quasi in atto di minaccia, alla vista. Qui il pubblico cominciò alquanto ad agitarsi, e quell’ agitazione s’ accrebbe, quando, quasi che abbastanza non fosse la malinconia di quel primo feretro, D. Cesare un altro già ne prepara, mettendo il colmo ai suoi furori, e uccidendosi sugli occhi stessi della madre, non appena intende che quella donna, la quale gli costa 1’ enorme prezzo di un parricidio, è sua sorella ; dove non so se la funesta impressione fosse più effetto della invenzion del poeta o della melodia della musica, che con D. Cesare moriva : musica veramente da morto ! E volle sfortuna che questi trascorsi del gioviti poeta fossero anche poco rilevati dalla bellezza delle immagini e del verso.