3 69 patria in lui perdè un compito e distinto cavaliere, un caldo e zelante cittadino, e noi crederemmo di mancare e al rispetto che si debbe . alla sua memoria, e ad un nostro dovere, se il pubblico compianto e le pubbliche lodi che s’alzarono sulla sua tomba, non trovassero un’eco, I comunque debole, in queste carte dedicate ad ogni cittadino ricordo. Il conte Tomaso Mocenigo Soranzo era nato il 19 luglio 1765 di Francesco Tomaso, e di Marianna Labia, per parte della quale fu pronipote del famoso cavaliere Angelo Emo. Nobilissima era la sua stirpe e risaliva fino a’ più remoti secoli della Repubblica ; ma la nobiltà della schiatta è un povero e vano fregio se 1’ uomo per essa 1’ animo non eleva, e veramente non si diparte nelle azioni dal volgo. A questo modo il conte Soranzo intese ed usò il privilegio del sangue, e in ciò fu ben secondato dalla benigna natura che gli aveva largito i più bei doni della mente e del cuore. Se non che, o fosse comune sventura dei tempi, o sua particolare soltanto, le rare qualità del suo ingegno non ebbero dalla prima istituzione tutto quello splendore, di cui erano, per l’indole loro elettissima, suscettive, onde com’egli, sciol-VI 24