304 sta, e quanto più pochi sono quelli che in ciò riescono. La Barozzi cantò eoa egual bravura che espressione la bella romanza, adoperando modi gentili ed eleganti, che le valsero a più riprese applausi generali e sinceri. Nel resto si mostrò forse un po’ debole e stanca, perchè a dir vero il maestro 1’ aggravò di gran peso, ed anche i suoi pezzi ncn sono di grand’ effetto. Il Ronconi con quella sua grazia, con quella soavità di voce, diede una singolare espressione al piano Canto de’ primi tempi delle sue arie, e gran brio alle cabalette, di cui la prima è molto piaciuta. Il Bozzetti non rilevò gran fatto nella sua parte ; il maestro gli scrisse tropp’al-to, e talora nello sforzo gli uscirono alcune voci, se non «siamo dir false, almeno assai stridule, che fecero un senso sinistro, perchè appunto nelle corde alte ha la sua voce difetto di dolcezza. L’opera è posta, in iscena con gran decoro. Ci sono di più soltanto i cori. Dopo il prim’ atto, maestro e cantanti furono chiamati sul palco, e festeggiati a più riprese dagli applausi anche per mezzo alla rappresentazione.