• 27-4 ma Bianca è sposa d’ altri, e quest’ estasi del sig. Rossi deve intendersi alquanto figurata-mente, e non tanto manescamente. Certi entusiasmi debbono avere un limite. Più che questo duetto ne vale un altro fra le due donne, la Mazzarelli e la Ungher, benché si gustasse più il largo che la stretta, come in generale accade di tutti gli altri pezzi dell’ opera, che in questa seconda parte hanno piuttosto difetto. Il finale è grandioso e specialmente Strepitoso, ma non parve che conseguisse un grande effetto se si dee giudicar dagli applausi che furono alquanto scarsetti. Il second’ atto ha una bella preghiera del basso, il Ronconi, Manfredo, preceduto da un preludio sul violoncello assai peritamente sonato dal Tonassi, ma che non fece un certo effetto nel pubblico, poi da un coro di donne di dentro con accompagnamento di organo, che ne fece moltissimo, non tanto forse per la bellezza della melodia eh’ è assai facile e piana, sì per la bella unione delle voci, con molta lode delle nostre giovani coriste, e maggiore ancora del Carcano loro maestro. Il Ronconi la cantò per parte sua con tutto 1’ effetto dell’ arte e dell’ espressione, e il pubblico non aspettò ad