145 di campo sulla strada di Treviso, e dice con orgoglio la mia villeggiatura ; io sarei felicissimo se non si trovasse affatto infelice il mio articolo. XXV. La parola che non s’ adopera mai. Imitazione (*). Vi sono certe parole sconce che non servono se non per non essere mai adoperate ; uno arrossirebbe profferendole, e si comprende come si lascin da parte. Ma chi crederebbe a prima giunta, che in un secolo così materiale, così mercantile, metallico, in un secolo d’ oro quale è il nostro, la parola che meno si pronunzia, o si scrive, fosse appunto il nome del-l’idolo che s’ adora, il denaro ? Posso con tanto maggiore autorità parlar di denaro, eh’ io mi dichiaro perfettamente a-teo in fatto del suo culto ; e nel vero, quando si cita un testimonio in favore o contro d’alcuno, gli si chiede se sia suo parente, affine, con- (*) Gazzetta del 23 novembre 1839. VI