163 g-odiamone. È sempre tempo di piangere, e contentiamoci di pianger solo in Teatro alle Terese, alle Marie , la Maria delle tre Epoche, e agli Uomini murati, divertimenti carnovale-schi, che con sì buona filosofìa ci prepara ogni sera il teatro di S. Benedetto, e che si goda! XXX. L’ INVERNO IN APRILE (*). Ahimè ! le stagioni sen vanno ; le leggi della gravitazione son rotte ; il sole non è più il bel pianeta che distingue le ore, non è più il centro del nostro sistema planetario : ei sente forse nuovo amore, e va, come qui in terra, in traccia d’ altri sistemi : egli erra perduto, senza norma, per lo spazio, ha smarrito l’alchimia, ed i segni del zodiaco non segnano, non eon-tan più nulla, sono divenuti un sogno, un mito, una favola, e quind’ innanzi si potrà scrivere con eguale convenienza in poesia, così il freddo, come l’infocato sollione, 1’ umida canicola, o 1’ acquario riarso. ) Gazzetta del 19 aprile 1838 (Miscellanea).