189 Dtie hanno dimenticato la più bella e sublime di tutte, la Piazzetta ed il Molo all’ accostarsi d’una burrasca, Lo spettacolo meritava la spesa, che si mettesse al margine una nota, in cui, come qui si ¡.renile barca, si dicesse qui si a-spetti un temporale. Questo magnifico spettacolo noi l’abbiamo goduto per due giorni di seguito, domenica e lunedi; una mostra se n’ebbe pure il di dopo, e gran numero di persone era già accorso a contemplarlo, al coperto, di sotto all’ estrema punta delle Gallerie della Zecca, e sotto a quelle del Palazzo Ducale. Altri più coraggiosi l’aspettavano tra il carcere e la reggia , voglio dire , sul ponte della Paglia, e fino al caffè de’ sorbetti, quel di Brigiacco. L’ ora della festa fu scelta dal temporale assai opportunemente: e’ fu tra le 7 e le 8, quando tutti poteano goderla e chi era a diporto per la Riva, e chi ai Giardini o sulle acque, incontro al fresco che spira la sera e discaccia i bollori della giornata. Ecco da un istante all’altro apparisce dalla estrema punta dei Giardini una nube negra, minacciosa; a poco a poco ella si distende, s’ avanza e seco ne tragge un’ infinità d’ altre d’ogni figura e colore, sì che in poco d’ora l’orizzonte è come nascosto dietro a una