294 Repubblica, non può negarsi che il suo componimento non abbia alcune parti lodevoli, il dramma è ben ideato, l’azione progressiva, piena di accidenti e di vita, e ne lega con la sospensione dell’animo la curiosità dello spettatore. Ei prende il fatto a’ suoi primi principii : la congiura mette la prima favilla nell’ Arsenale, e si compie nelle sale del Doge, dal quale si conduce Israele a domandare giustizia, contro quello Steno temerario, che osò infamare 10 stesso suo principe. Oltre le bellezze della musica, questa scena, per la stessa importanza e gravità del soggetto, ha fatto nel pubblico 11 più drammatico effetto, e ne cattivò la più viva attenzione, che tale si mantenne in tutto il restante, poiché, ove non fosse la notorietà del fatto, il poeta ne seppe convenientemente tenere nascoso lo scioglimento. Ciò che nuoce però alla bellezza di questo, è lo strano pensiero di quella non si può dir quauto intempestiva confessione, eh’ ei pone alla fine sul labbro della donna, la quale al marito s’ accusa di quella colpa eh’ era fino allora rimasta occulta ; spogliando così di tutta la sua poesia quel personaggio, prima così commovente per la stessa interna battaglia de’ virtuosi suoi af-