157 ser Giovanni ; dove se non avete un’ oca a de-naio e un papero giunta, ben, se state a quelle voci, a que’ bandi, tutte le cose sono eccellenti; vi si danno per poco , per nulla , quando pure non vi si donino. Son lanche rotte, mercantifalliti, che si voglion disfare o fare un taccio delle loro merci, e se non comperate, siete orli o non avete denaio. Quelle povere genti, che affaticano tanto i loro polmoni e s’immolano al pubblico benefìzio, si preparano di lunga mano alla festa ; due e fino tre giorni prima ne dìspongon le tavole, distendono le stuoie per terra, pongono infine un qualche segno d’ anticipatq dominio, e quivi poi per due giorni s’ accampano, soggiorna^ pernottano ; non li mette in fuga la pioggia, non gli spaventano i freddi ; e’ tengono fermo, tengono sodo ; prendono gli avventori d’ assalto, nè lascieranno la breccia se non a guerra o a festa finita. Or se non vi fate paura del rumore e de’ gombiti, salite il ponte e arrestatevi a’ gradinetti a mancina. Ivi il consueto spettacolo di quell’ onda maestosa, nella quale così vagamente si specchiano tante moli superbe, sparirà dalla vista, per far luogo a quell’ altro che