PRECEDENTI POLITICI Intorno al 1880 cominciano le prime forti migrazioni in Bulgaria dei macedoni oppressi, fenomeno che continuerà fino ai nostri giorni. Fra i macedoni si sviluppano allora due tendenze: una per la costituzione della Macedonia in Stato libero, l’altra per l’unione alla Bulgaria. Esponente della prima tendenza è l’organizzazione rivoluzionaria interna macedone (O.R.I.M.) costituita a Resan nel 1893, col programma di preparare la popolazione cristiana alla lotta armata contro il regime turco per ottenere la sicurezza delle persone e garanzia di ordine e di giustizia nell’amministrazione. La seconda tendenza è caldeggiata dagli emigrati macedoni in Bulgaria che nel 1895 costituiscono il cosidetto «comitato supremo». In segreto la O.R.I.M. organizza militarmente il popolo. Si costituiscono « cellule », composte generalmente di dieci uomini agli ordini di un capo; le cellule di una stessa località formano «l’organizzazione locale», diretta da un « comite » che obbedisce al comitato centrale. Ciascun distretto possiede una banda (ceta). L’organizzazione ha un cifrario, una stampa, una milizia, una polizia e una giustizia: vero Stato nello Stato. I singoli affiliati corrispondono dei contributi volontari e in caso di necessità sono assoggettati a tasse. Data la natura dell’organizzazione non mancano scrittori che insinuano che essa accettava sussidi da Stati esteri. Il metodo della O.R.I.M. è, si può dire, la violenza, anzi il terrorismo. Nel 1903 la O.R.Ì.M. scatena una grande insurrezione che provoca una spaventosa repressione da parte del governo turco. Al movimento partecipano i macedoni-slavi, i cutzo-va-lacchi ed una parte degli albanesi ortodossi. La rivolta comincia il giorno di Sant’Elia (Ilin Den: 20 luglio): gl’insorti sono valutati a 26.500 uomini. Secondo le cifre della O.R.I.M. il tragico bilancio della rivolta sarebbe stato questo: 5328 turchi uccisi, 198 villaggi distrutti, 30.000 macedoni fuggiaschi verso la Bulgaria, 71.000 persone senza tetto, circa 6000 uccisi, 1500 prigionieri politici. L’insurrezione divampa per tre mesi e richiama l’attenzione dell’Europa: il 17-30 settembre, col favore delle Potenze, Nicola II e Francesco Giuseppe si incontrano Mùrzsteg dove coi rispettivi ministri degli esteri concertano un programma di riforme che sarà comunicato alla Turchia il 9-22 ottobre (1903). Questo programma contempla la riorganizzazione della gendarmeria 29