PRIMA GUERRA BALCANICA Per mobilitare la sola fanteria nizam occorrono non meno di 65 mila richiamati, per formare le divisioni redif circa 115 mila fanti. Lo stato maggiore turco aveva calcolato di trasportare per mare dall’Asia alla Macedonia 60 mila nizam e 33 mila redif. Il II corpo d’armata redif e la divisione redif di Aydin erano destinati alla Macedonia, l’VIII corpo d’armata (Damas) dovtva essere sbarcato a Salonicco. Ma queste unità e queste masse di richiamati non arrivano perchè il Mare Egeo è ancora bloccato dalla flotta italiana (la pace di Ouchy è del 2-15 ottobre) e poi dalla flotta greca che salpa il 5 ottobre. Così il blocco ha conseguenze disastrose sulla mobilitazione turca nell’ovest e l’Italia ha recato agli alleati balcanici un aiuto inestimabile. Per completare le unità nizam stanziate in Macedonia è giocoforza incorporarvi i redif locali (turchi e slavi maomettani) che, naturalmente, mancano per la costituzione delle divisioni redif. Inoltre gli arnauti (coi quali si calcolava di formare una diecina di divisioni redif) non rispondono alla chiamata. Ad esempio lo stato maggiore turco contava di formare colle divisioni redif albanesi di Prizren, Giljane e Pristina e colla 20* nizam un gruppo per difendere la stretta di Kacanik ma gli arnauti restano nei loro villaggi e così riesce appena a racimolare nel Kosovo Polje il debole distaccamento misto di Pr stina. Mentre l’elemento musulmano, in generale, non si rende conto della gravità della minaccia ed accoglie con entusiasmo tiepido, che rasenta la rassegnazione, il decreto di mobilitazione, l’elemento cristiano non cela la sua ostilità alla Porta. Inoltre comitagi serbi e bulgari compiono rappresaglie contro i beni e le famiglie dei richiamati turchi. Gli albanesi intendono combattere per proprio conto, formano bande e quelli del Sangiaccato di Novi Pazar perfino trattengono i reparti nizam. La i8a divisione resta a Debar cogli effettivi di pace perchè mancano i richiamati; la 20* e la 21* divisione sono in condizioni analoghe. Le autorità turche sanno distribuito 7 mila fucili agli albanesi di Presevo, Giljane, Kacanik e Ferizovic progettando di lanciarli in territorio serbo per tagliare la ferrovia a settentrione di Vranje: in pratica non si riuniranno più di 500 uomini che portatisi verso Sv. ilia sono battuti dai serbi e si 118