378 so assegnamento. Nobile Mecenate, e tanto maggiore che volontario rinunziavane il vanto ! Così, impenetrabili erano le sue beneficenze, che non pure non giungevano mai ad orecchio di persona, ma parevano quasi da lui medesimo, che pur s’ allegrava della più salda e fedele memoria, dimenticate. E come impenetrabili erano le sue beneficenze, tale era pure il secreto che 1’ amico in lui affidava. Forte e costante nelle amicizie, di grand’ animo nelle avversità, di cui non è al mondo mortale così fortunato che non sostenga talora la guerra, egli in sè univa tutte le più belle virtù che fanno caro 1’ uomo all’ altro uomo. E però non è a dire se la morte di sì gentil cavaliere fu pianta, se inconsolabili ne rimasero e la famiglia e gli amici, e quanti ebbero la fortuna di conoscerlo da vicino, se la città tutta se ne rammarica come di perdita cittadina.