298 che quella di Vergy, fece qualche progresso nell’opinione del pubblico, e tanto nel duetto citato, quanto nel quartetto e nella sua aria, ebbe molti applausi così pel canto, che per la espressione. Quanto a convenienza di parte non fu così fortunata la Castellati : quella d’ Elena è tropp’alta per lei, e in alcuni punti deve di necessità scomparire. Ella cantò però con garbo e maestria tanto il suo primo duetto col tenore, quanto 1’ aria finale, dove s’ammirarono quei bei modi, che altrove pure abbiamo lodati. La parte conviene meno ancora al tenore Manfredi ; ella è per lui altissima e affatto disproporzionata ; tanto che alla seconda rappresentazione si dovette omettere la bellissima barcaruola, perchè l’effetto ne riusciva affatto contrario a quello che poeta e maestro s’ eran proposto. Il tenore ebbe però qualche applauso nella sua aria. Lo spettacolo, come dicemmo, è posto in iscena con molta magnificenza ; ma gli abiti, salvo che quello del Doge e pochi altri, non sono nè del luogo, nè de’ tempi. Il sig. Bertoia, ne dipinse le scene, e fra queste bellissima è riuscita quella del campo de’ Ss. Giovanni e Paolo in tempo di notte, avendo ei saputo coni-