187 tutto sommato, il cuscino della carrozza, per quanto soffice si voglia, non vale le agiatezze d’ un sofà. Altri si partono per recare il zucchero delle barbabietole nel paese delle canne da zucchero, il che è per lo meno- un pleonasmo. Chi va in traccia di qualche fuggitiva Euridice, e cammin facendo la perde di memoria; e chi studia i costumi dei popoli negli alberghi e ne’ ridotti. Altri ci sono, i quali trasmigrano la primavera, e tornan 1’ autunno, tutto lieti e contenti quando hanno raccolto tre o quattro vasi etruschi di fabbrica inglese. Alcuni calano in lontane regioni per far incetta di punti prospettici, di belle vedute, e piantano lor cavalletti in mezzo alle piazze, dando gratis spettacolo al popolo che li accerchia. Ci sono viaggiatori teatrali che corron le poste non con altro lodevole fine, che d’ assistere alle prime rappresentazioni di questo o quel teatro ; ammiratori instancabili delle virtù che il Rubini, la Taglioni, quando no la Saint-Romain o la Cerrito, chiamerebbero dal-1’ uno all’ altro capo del mondo. Certo tutte queste specie di viaggiatori