6 INTRODUZIONE socialismo e pacifismo parevano aver messo profonde radici. Per uno straordinario destino che pare additi sempre al nostro paese le vie onde si incammineranno gli altri popoli, l’Italia — con la guerra di Libia — ha avuto la virtù di accendere cpiesto maggior fuoco; e se il destino nostro non si compì, e ci lasciò essere gli iniziatori di una rovina là dove avremmo potuto essere forse gli eversori di un impero, la designazione d’iniziatori non è meno esatta. Per i primi noi cancellammo una tradizione non vecchia, ma già ben radicata negli animi; e mostrammo come la guerra, che ha veste di brutalità, sia intessuta di sacrificio: poiché diventa la forza egoistica di una nazione soltanto per l’altruismo singolo dei suoi mille e mille soldati morituri. * Quale è dunque, si dovrebbe chiedere almeno, l’atteggiamento dell’ Italia di fronte ai popoli balcanici nell’anno della crisi? Io non esito a dire qui che — come nelle pagine d’impressioni le quali intessono questo libro, la crisi è obbiettivamente prospettata in ogni campo (e noi incontreremo volta a volta, e avremo parole di fraterna simpatia per i rivoluzio-