La guerra 129 però che lo statu quo della penisola sarebbe rimasto inalterato qualunque fosse stala la sorte delle armi. * L’8 di ottobre 1912 il Montenegro entra in campo, e il 14 le sue truppe occupano Tuzi nelle montagne albanesi, riportando il primo successo della guerra : il piccolo esercito si spiega a ventaglio, invadendo al nord il Sangiac-cato di Novi-Bazar col generale Vukotic; distendendosi al centro col principe Danilo in faccia alle alpi albanesi ed a Scutari per la via di Tuzi; attaccando al sud, col generale Martino-vie, Scutari dalla parte della Bojana e del Tarabosch. Il 17 ottobre la Turchia dichiara la guerra alla Bulgaria e alla Serbia e il 18 la Grecia alla Turchia : nello slesso giorno i bulgari entrano a Mustafà-Pascià, la prima stazione turca d’ol-tre confine, e i greci ad Elassona riprendendo la via dell’Epiro, da cui erano fuggiti quindici anni innanzi; progrediscono anzi il 21 ed il 22 a Sanderaperon ed entrano a Servia il 23. L’armata greca è comandata dal Diadoco Costantino e — nel distaccamento principale d’Epi-ro — dal generale Sapunzakis'. La flotta greca, che proteggerà imbarchi e sbarchi di alleati e s’impadronirà con fortuna nei primi mesi della Castellini. I popoli balcanici. 9