La guerra 123 Ma nell’agosto del 1912, facendo a mezzo del conte Berchtold successore di Aehrenthal, la proposta famosa d’intervento nel conflitto balcanico, l’Austria scopre le sue carte e si perde per la seconda volta: questa volta definitivamente. Poiché non ¿ un mistero per nessuno — ed io ebbi l’onore d’intenderlo dai ministri Martinovic e Jovanovic — che l’allarme dato da questa proposta austriaca fu la determinante ultima e la più forte, dell’alleanza balcanica. Così l’impero si perdeva con due gesti ch’erano sembrati i gesti d’aflermazione energica dei suoi due più acclamati ministri. * Quale sia stato l’atteggiamento della Russia prima, durante e dopo la campagna, non è ancora ben chiaro: è certo che essa non ismentisce la sua funzione ideale di patrocinatrice dei popoli slavi; ma non l’afferma nel modo reciso che poteva darle una parte di prim’ordine nel conflitto. Al contegno negativo del ministro degli esteri Sazonoff di fronte alla proposta Berchtold, si può contrapporre l’atteggiamento blando tenuto sempre dalla Russia quando i popoli slavi furono sul punto di tentare affermazioni estreme. Non soltanto la Russia ammonisce sino all’ultimo il Montenegro a non provocare la guerra — come è apparso chiaramen-