I rivoluzionari macedoni 79 sono in Macedonia sotto regime turco. Soltanto tali gruppi rimangono segreti. Questi crociati dell’ idea patriottica vivono della esasperazione dei ricordi e dell’ardente volontà di un migliore avvenire. Lo preparano come possono: fino ad ieri hanno organizzato .dimostrazioni, tenuto discorsi, inspirato i giornali di tutta la Bulgaria; possono dire veramente di aver eccitato l’opinione pubblica. Temono di avere il governo ostile: si augurano francamente o di vederlo trascinato dall’opinione pubblica o di vederlo cadere. «O con noi, o contro di noi». Per il sovrano . nutrono sempre un alto rispetto costituzionale, poiché vogliono grande il loro regno. Ma sono decisi a provocare qualunque tumulto pur di riuscire. Nel grande comizio del 25 agosto hanno chiesto la mobilitazione generale in appoggio alla domanda di autonomia per la Bulgaria. Il governo non li ha obbediti subito com’era naturale ; non si è dimesso, com’era ingenuo sperare. Da allora essi sanno di dover compiere un’altra propaganda più energica. «Permetteteci, — hanno esclamato insieme — di non dirvi quale». Ma il segreto è sulle bocche di tutti. Poiché la Macedonia irredenta è ormai pressoché stremata di forze trasporteranno il centro d’agitazione nel Begno di Bulgaria, e l’azione terroristica incitante alla guerra potrà partire di qui se il governo non si decide domani.