I. Navigando nell’Adriatico. Nell’Adriatico, agosto 1912. La suoneria elettrica squilla improvvisamente a bordo. Dal ponte di comando si trasmettono gli ordini in macchina : una voce, dalla caratteristica cadenza veneta, ordina di rallentare.... Mi desto dal breve torpore che mi ha preso su questo mare troppo placido, in un pomeriggio ardente. Siamo davanti all’isola di Lissa che appare a traverso una caligine densa. L’Adriatico è, come il Tirreno, un mare popolato di fantasimi. Navigo verso il Montenegro per potere spiare di là le frontiere turche molto minacciate, ma non offese ancora da alcuno in Europa, e da due giorni il mare mi parla un’altra voce, più antica, e sono davanti a fantasimi che non mi paiono quelli del presente. Poche volte ho compiuto una navigazione triste come quella che ora si chiude: dopo le crociere di guerra nel Mediterraneo — bandiere d’Italia al vento per ogni dove, soldati d’Italia a terra,