XIII. Scùtari dei marinai. Solitari, maggio 1913, * Quando l’ammiraglio Cecil Burney comandante la flotta internazionale dinanzi alle coste d’Albania, ha posto piede sul pontile di sbarco a Scutari, ha avuto due accoglienze : quella delle fanciulle albanesi che a nome dei concittadini gli hanno offerto i fiori dell’Albania finalmente libera, e quella del generale Becir, che — consegnandogli la città a nome dei montenegrini — lo ha salutato con brusche parole davanti al Konak e si è allontanato. Le fanciulle albanesi avevano colto i fiori forse in quella rigogliosa cintura di verde che il maggio ha fatto crescere tutto intorno a Scutari e che si addensa in mezzo ai piccoli cimiteri turchi, quasi volesse con un segno di fervida vita nuova annullare ogni indizio di morte.... Vi è, sulla strada che conduce al bazar, un piccolo cimitero vigilato da un minareto sottile ; e il minareto è tronco nel capo perchè una granata