Ì28 INTERMEZZÒ È naturale che in questa posizione — inquadrata nelle file e nelle direttive della Triplice Alleanza — il suo atteggiamento debba spiacere ai popoli balcanici vanamente illusi, e in ispe-cial modo per ragioni sentimentali al Monte-negro. Nè questi rudi popoli tarderanno a manifestarcelo. Vedremo innanzi come sul finire della guerra all'Italia si ripresentasse una seconda volta una parte di protagonista avventurata, mentre la crisi austriaca attraversava le ultime peripezie. * La mobilitazione simultanea dei quattro Stati era veramente il primo atto di guerra : invano la Turchia, mentre mobilita affrettatamente per riparare all’errore del licenziamento dei riservisti commesso da poche settimane, invano la Turchia alla vigilia della guerra — il 6 ottobre — si dichiara pronta ad applicare e ad allargare l’interpretazione dell’articolo 23 del trattato di Berlino vale a dire a concedere alla Macedonia l’autonomia per cui le si muove guerra da tante parti. Gli Stati Alleati continuano nei preparativi rapidissimi, e la Turchia- non dispera: è bene ricordare a chiare lettere, oggi che la spartizione turca si compie, che l’Europa aveva ammonito gli Stati balcanici a muover pure in guerra, ricordando