La guerra 183 Lule-Burgas, Salonicco, Monastir, ma la campagna della pace dura di più. I plenipotenziari si riuniscono a Londra il 16 dicembre e si lasciano il 29 gennaio senza aver conseguito alcun risultato: il 27 di gennaio il colpo di stato dei Giovani Turchi, ripetendo i fasti della rivoluzione, manda al potere un Governo deciso alla resistenza ma incapace di attuarla. E infatti la guerra è ripresa il 3 febbraio dopo due mesi di sosta, con violenti scontri a Giatal-gia, ma subito languisce. Gli Alleati aspettano pazientemente la resa delle Ire piazze torli: Janina cede il 6 marzo ai greci, Adrianopoli ai bulgaro-serbi il 26 marzo, .Scutari ai montenegrini il 23 aprile (i serbi si erano già allontanati da Scutari e da Durazzo di fronte all’intimazione europea che voleva questi terri-torii serbati alla futura Albania). Il 21 di aprile, due giorni prima della caduta di Scutari, gli Alleati avevano accettalo la mediazione delle Potenze, le quali compilano laboriosamente il trattato di pace che è firmato a Londra il 30 di maggio e chiude dopo otto mesi la guerra, cedendo ai cinque Stati — compresa l’Albania — tutto il territorio della Turchia d’Europa ad occidente di una linea che, da Enos a Midia, segnerà il confine del distretto di Costantinopoli rimasto all’impero.