'Laggiù, dietro quei monti. della vecchia Europa allo spirito guerriero del Montenegro. Tutti : i principi e i ministri del Re che sarebbero domani ottimi capitani ; i popolani che ascoltano le sinfonie eroiche pensando alla guerra. — Siete fiero dei progressi del vostro paese ? — ho chiesto a un montenegrino intelligente che mi accompagna in questo vagabondaggio attraverso Cediglie, mutata in ville d’eaux dove i diplomatici decidono i destini d’Europa. — Un poco, signore: ma non dobbiamo vivere sempre così. Abbiamo bisogno della guerra.... — Non vorreste dunque a nessun costo la pace? Il montenegrino ha guardato il ministro di Russia che si avvicinava, parlando calorosamente con uno dei personaggi di Corte più prossimi al Re ; e ha scosso il capo : — Nema, gospodin. No, signore.... Poi, fra un sorso ej’altro della mastica poetala dal cauagi al calìe, mi ha spiegato quello di cui avrebbe bisogno il Montenegro per divenire veramente un grande paese. * Il Montenegro moderno è straordinariamente povero : questa condizione di cose lo tiene spesso in uno stato di soggezione. Nei periodi in