BALCANI 1912-13 pubblico. Lesa nei suoi interessi da questo accordo, Vienna insorge e, profittando della circostanza che la Russia è impegnata nell’Estremo Oriente, fa la voce grossa ed ottiene che il trattato non abbia esecuzione. Due anni dopo — nel 1906 — l’Austria-Ungheria, allo spirare degli accordi politici e doganali colla Serbia, passa alla rappresaglia: non solo non rinnova il trattato commerciale ma, con giubilo dei magnati magiari, chiude i suoi mercati ai bovini ed ai suini serbi. Colpo gravissimo per l’economia serba il cui commercio estero si impernia sulla esportazione del bestiame. Negli allegri caffè di Vienna questa lotta fra il grande Impero ed il piccolo regno verrà scherzosamente chiamata la « guerra dei maiali ». La Serbia risponde boicottando i prodotti industriali austro-ungheresi e rivolgendosi per gli acquisti all’Inghilterra, all’Italia e alla Francia, dalla quale ultima riceve forti appoggi finanziari. Ma la guerra doganale dan-neggia sensibilmente il contadino serbo che viene a concepire un odio rabbioso contro lo « svaba ». L’alleanza è conclusa col Montenegro ed un’attiva propaganda a favore della Grande Serbia agita le regioni dell’impero austro-ungherese abitate dagli slavi meridionali. Il primo obiettivo territoriale della Serbia è la Bosnia-Erzegovina. Secondo la lettera del trattato di Berlino le due province affidate all’amministrazione di Vienna sono rimaste sotto la sovranità del Padiscià e, pertanto, fomentando disordini in Bosnia, Beograd spera di far togliere il mandato amministrativo aH’Austria-Ungheria. Ma, pel momento, questa azione non consegue alcun risultato perchè la grande protettrice della Serbia, la Russia, è impegnata a fondo nella lotta contro il Giappone. Si aggiunga che l’Inghilterra dopo il dramma del 29 maggio ha rotto le relazioni diplomatiche colla Serbia, nè intende riallacciarle. # * * 'Il 1908 è un anno ricco di eventi politici. In Macedonia, sotto gli occhi della gendarmeria europea, si è formata una setta che per molti anni eserciterà una decisiva influenza sulla vita della Turchia : il comitato Unione e Progresso. Dapprincipio esso prende la forma 34