“ Laggiù,* dietro quei monti....,,
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smessi delle operette viennesi. Vi è una melodia popolare che si ode ad ogni ora per le vie, sulle labbra dei richiamati che vengono ad ingrossare la grande fiumana ; ed è il canto che Re Nicola ha insegnato: «Laggiù, dietro quei monti, sono le rovine d’un antico castello, castello eh un mio Re.... Laggiù, dietro quei monti, è la tomba di Milosc.... Là troverò la pace quando il serbo non sarà più schiavo».
 I	montenegrini lo cantano e guardano a Scu-tari.
     Castellini. I popoli balcanici.