74 BULGARIA di Kociana è del 1.° agosto: da un mese esatto Sofia vive pensando alla guerra. Ilo trovato la situazione qui diversa da quella che era nel Montenegro: nel Montenegro la guerra è voluta dal popolo, ma anche dal governo che parla in termini ben risoluti; in Bulgaria il popolo vuole la guerra come nel Montenegro, ma il Governo non ne parla ancora come di una necessità. Dirò di più: in Montenegro la guerra si prepara da tempo; in Bulgaria — fino ad oggi — non si sono presi provvedimenti militari visibili. Dopo di che, conosciamo troppo bene la diplomazia per non conchiudere così: il Monte-negro che lui preparato e voluto la guerra, dovrà subire forse le conseguenze degli indugi altrui; la Bulgaria, che ha mostrato di avere qualche dissenziente sui vantaggi dell’«avventura», potrà essere la determinatrice degli eventi. La situazione, oggi, è più pericolosa qui che nel Montenegro. Ma è — ripeto — una situazione strana: il governo non ha esitato a dichiararsi per settimane e settimane d’accordo con la Turchia; l’esercito ha mobilizzato soltanto due divisioni per le consuete manovre autunnali, si dice. I rivoluzionari macedoni e la stampa invece conducono un’incessante propaganda in favore della guerra. Il ministero ch’è al potere è retto dal signor Guechow, quello stesso