106 espressa dalla sua posizione topografica bellissima ma pericolosa, per cui pare veramente l’avamposto della regione balcanica contro il nemico d’oltre Danubio. Si comprende l’importanza enorme che aveva quando era l’estrema fortezza dei turchi contro l’Europa; se ne comprende oggi la funzione, se potrà essere la fortezza difensiva della confederazione balcanica libera contro l’invasore tedesco dal Nord. Ma oggi Belgrado e la Serbia non devono difendersi soltanto a settentrione dall’insidia austriaca, ma anche a mezzodì dall’incombente minaccia dei turchi, accampali nella Vecchia Serbia da secoli. Belgrado stende le sue case basse, i suoi palazzi, le sue chiese fin sulle sponde dei due fiumi; ma gli edifici maggiori sorgono in un dedalo di viuzze e di grandi strade orrendamente pavimentate. È insomma simile a una bella signora (poiché ha numerosi aspetti degni di una bella signora) la quale si trascini senza scarpe a traverso il fango. La sua linea è oltremodo pittoresca per il dolce rilievo del colle che s’erge fra i due fiumi. Sul colle si arrampica la capitale, protetta dalla fortezza antica e verdeggiante come da uno scudo; le braccia d’acqua argentee la incoronano sinuosamente, ma troppi aspetti miserabili dànno al pittoresco tonalità aspre che vorremmo dimenticare.