BALCANI i 9 i 2 - i 3 bulgare sulla Macedonia, spera di proteggere gli elementi greci residenti in quella regione accordandosi colla Bulgaria e colla Serbia, allo scopo di definire ie zone che sarebbero pertoccate a ciascuno dei tre Stati nel caso di successione alla Turchia. Egli crede che il governo bulgaro si riterrebbe pago di uno sbocco sul-l’Egeo, per esempio di Porto Lagos, e consentirebbe a lasciare ai greci Ka-vala, Salonico, la Macedonia meridionale e centrale. La Tracia dovrebbe formare uno stato autonomo comprendente anche la costa d’Asia fra il Bosforo e i Dardanelli. Il ministro greco vorrebbe dalla Bulgaria anche garanzie per il libero sviluppo dei nuclei ellenici della Rumelia orientale. Nel 1891 Trikupis visita Sofia e Beograd per sondare il terreno ma il ministro bulgaro Stambulov silura il progetto e, secondo i greci, ne dà anche comunicazione alla Porta. Più tardi, nel 1896, il ministro Delyannis ripete le « avances » presso il governo di Sofia. Ma da qualche anno i comitagi bulgari premono vigorosamente sull’elemento greco della Macedonia e così Sofia accampa pretese sul porto di Kavala e sulla maggior parte del suo retroterra. Nel 1897, quando scoppia la guerra turco-greca, i bulgari non sostengono per nulla i greci e, sotto un certo aspetto, mercanteggiano la loro neutralità ottenendo dalla Turchia vantaggi di ordine economico, scolastico e religioso pei confratelli residenti nel territorio dell’impero. I « comite » continuano la loro pressione contro l’elemento ellenico e dilagano nella regione di Seres, Salonicco e Yenice Vardar. Il governo greco, allarmato, risolvere di combattere cogli stessi mezzi l’infiltrazione degli slavi: alle bande dei comitagi che già scorazzano presso Kozane contrappone le bande degli « andarti », che, con violenze, incendi e saccheggi, si sforzano di riprendere il terreno perduto. II governo turco si compiace di vedere i cristiani dilaniarsi e temendo i bulgari più degli altri, per frenarli, incoraggia i serbi concedendo a questi i « berat » di investituta pei vescovi ortodossi di razza serba a Prizren, Sko-plje e Veles, strappa ai bulgari diverse chiese e scuole della Macedonia meridionale che concede ai greci. In qualche kazà le autorità turche prestano aperto appoggio ai greci 50