10 INTRODUZIONE eredi dei vasti imperi. E vi era veramente un impeto d’ala in questo balzare degli alleati verso le frontiere, verso un retaggio sacro che le piccole patrie avevano lasciato da tanti anni in mano dei turchi e che volevano riconquistare. Ricordate le parole con le quali lo Zar Ferdinando chiamava i suoi sudditi alla guerra? «Le lagrime degli schiavi balcanici, i gemiti «di milioni di cristiani non hanno potuto non «colpire i nostri cuori.... E la nazione bulgara si «sovviene delle profetiche parole dello Zar li-«beratore: l’opera sacra deve essere condotta «a compimento.... L’esercito si ricorda degli atti «eroici dei suoi padri e dei suoi avi e del valore dei suoi maestri e liberatori russi. E voli «di vittoria in vittoria. Avanti, e che Dio sia « con noi ! » Parole di bellezza antica in cui si alterna l’eco del grido di dolore del nostro Risorgimento con un alto senso di religiosità slava. E ricordate il gesto del vecchio Re del Montenegro che conduce al campo il più giovane dei siioi figli e a quello assegna il compito di tirare il primo colpo di cannone. Mentre il principe obbedisce, il Re si fa piamente l’atto della croce.... Sono questi i due popoli vittoriosi che vanno verso la frontiera con tutta l’alterezza delle loro tradizioni. Ed è bello vedere accanto a loro i greci ed i serbi, i vinti del 97 e del-