Vigilie serbe 113 cera degli slavi; l’Italia è ligia al motto: Quieta non movere, e vorrebbe lo statu quo; l’Austria sola manifesta le sue brame, e forse con la proposta Berchtold ha dato nuova esca all’incendio. I quattro regni che confinano con la Turchia — Bulgaria, Serbia, Montenegro, Grecia — hanno compreso il pericolo di un nuovo intervento, e finalmente vogliono unirsi. La loro forza concorde potrà valere, sarà il fatto nuovo che li emanciperà dalla soggezione alle Potenze. * Abbiamo visto il Montenegro desiderare la guerra dal Re all’ultimo popolano, eppure fremere contenuto. Il piccolo regno soffriva di questa condizione di cose, che alterava la sua natura belligera, ed è sembrato perciò ai nostri occhi più vantatore di quel che non convenga a un piccolo Stato. Ma, sceso in campo, il Montenegro ritroverà sè stesso eroicamente. La Serbia non osava agire da sola: ha lavorato per l’unione slava. La Bulgaria aveva nelle sue mani le sorti della penisola: politicamente e militarmente pronta, ha probabilmente diretto le trame della politica nuova. La Grecia si è trovata solidale con gli slavi. Questo — ripeto — è il fatto nuovo che an- Castellisi. I popoli balcanici. 8