258 quantunque ella sia scritta in tessitura trop-p’ alta per lui. Egualmente gradevole, per musicale fantasia e vivace accompagnamento, è il duetto tra il basso ed il tenore nell’ atto secondo ; e tanto il Varesi che il Graziami lo eseguirono così da essere domandati sulla scena : come fu pur della donna, che, dopo la cavatina, e alla fine, fu applaudita e festeggiata più volte. In generale, si dee dare al-1’ opera questa lode eh’ ella fu sostenuta con grande unione, sì dal lato delle prime, come delle seconde parti, de’ cori e dell’ orchestra, specialmente in quel macchinoso e diffidi finale. Quanto al ballo, ci convien voltar carta. Questa Madamigella d’ Alencon, è, come noi in veneziano lo chiameremmo, e ce lo permette anche la Crusca, un solenne potacchio : non sapremmo trovare più conveniente parola. Da un pezzo non s’ è veduto nulla di simigliante ; e in esso una cosa sola ci sorprende, che, lettone il programma, se ne potesse fare la scelta. Non abbiam cuore, e ce ne mancherebbe anche il tempo, di raccontarne oggi il soggetto. Basti che non ha nemmeno un ballabile, che compensi la lunga noia d’ un’ azione, in