2t53 occasioni, non vi fu se non un solo partito in teatro, quel del rigore. Quanto al libretto, domandiamo perdono al sig. Piave,' se 1’ abbiam collocato in un posto subalterno e ne parliamo da ultimo. I primi onori, pur troppo ! son della musica ; per altra parte ei fece da un pezzo sue pruove. Diremo, cosi solamente ad intelligenza del lettore, che questa Prigioniera è una Donna Leonora, di Aragona, caduta, per sorte di guerra, in mano di Pietro I, il Crudele, di Castiglia, che se ne innamora, ed è già nell’ atto di darle la mano di sposo, quando in mal punto ricompare il marito, che si credeva estinto, e gli rapisce la donna d’in sull’ altare medesimo. Il fatto per sè non ci sorprende : il ben proprio si piglia dove si trova. Ciò che ci fa specie un po’ più, è che il re si lasci cogliere cosi alla sprovvista, e non vegga la sconvenienza di venire in quella forma reale, con la corona in capo ed il manto sul dosso, a dibatter quella coniugale tenzone sulla pubblica piazza di Toledo. Il successo termina in modo del par singolare ; poiché Omar, ischiavo del principe, persona piuttosto risoluta, e preso anch’ egli, in secreto, a’ lacci di quella fatale