270 bella, nè sempre adattata. A tal luogo, per esempio, ella mutò non so qual gentile cadenza in una nota tenuta, con tale disgustoso effetto, che parve ci rapisse qualcosa del nostro. Cosi pure non fu troppo felice nella scelta dell’aria al cembalo, quantunque la dicesse con arte somma, da grande maestra : ma egli è che, dopo il Rubini, quell’ aria della Niobe non si può più udir da persona. Certe altezze non si raggiungono, e non è nemmen savio consiglio il cimentarvisi. Quant’ è all’ azione, la Donzelli non se ne prese molto pensiero, e fu piuttosto una Rosina freddetta ; noi che ci ricordavamo le grazie e le malizie dell’ Ungher, senza parlare della Malibran. Se non che, certe cose vai meglio non ricordarsele. Per ciò che riguarda il rimanente, il Zuc-chini, nella parte di Figaro, non era a suo luogo, e se la pigliò con soverchia disinvoltura. Si può dire che ballasse più che non cantasse la sua cavatina, e ne fece d’ ogni sorta con quella chitarra, da portarsela fino in ispal-la. Egli è però sempre un valente cantante, e ne diede pruova in più d’ un passo, peritamente eseguito, e dal pubblico festeggiato. Lode eguale per verità non possiamo conce-