30 dubitava, del doppio strumento. Ed anche più sorprendente fu la Fantasia militare a-quattro mani ; tanto, quanto è più difficile P amore e P accordo tra quattro, che non fra due persone. La Ronda notturna, l’Inno trionfale su alcune melodie dell’ Assedio di Corinto, e 1’ Orgia finale, destaron, tra le altre, il più vivo entusiasmo. Tutti gli egregii sonatori lottarono di bravura, e non si saprebbe dire cui rimanesse la palma. Era un’ armonia di paradiso, che vi rapiva, senza che ne scorgeste i motori ; o piuttosto i motori si confondevano tutti nell’ egual magistero. Il Capriccio della Pendute, ripetuto da Adolfo Fumagalli, benché non più nuovo, non suscitò meraviglia diversa, per quell’ unica finitezza d’ arte, che non si comprende, e levò la sala a rumore. La parte cantabile non fu meno gradita, e ne sostenner gli onori Gaetano Ferrari e Antonio Carapia, cantanti periti, e tutti e due di bella maniera. Il caldo, come si vede, non impedisce che noi ci divertiamo, e con noi si divertono i forestieri.