301 legge ed al bullettino, e la critica, povera critica militante e trottante! va con egual passo dalla Fenice al S. Samuele, dal S. Benedetto all’ Apollo, dall’ Apollo al Malibran. Non arrivò ancora a Sant’ Antonino, a S. Giacomo dall’ Orio, sulle Zattere ; ma ci arriverà col ponte di ferro, che segnerà 1’ età dell’ oro per quelle scene lontane. Per questi motivi, per siffatta ubiquità della critica, ella, nella persona di chi ha 1’ onore di schiccherar questi fogli, si trovò il primo stante all’ accademia, data dal sig. Bric-cialdi nella Sala Donizetti, e se ne trovò molto contenta. Il Briccialdi, come sa ognuno, è il re del flauto ; e carattere particolare del suo talento è la soavità della cavata, la somma espressione del canto. Non mai che si senta lo sforzo o la fatica del soffio ; il suono sgorga facile e puro, com’ onda, che da capace vaso si versi : si direbbe il magistero arcano delle arpe eolie, sì poco ne appariscono le cagioni ! Questa dolcezza di melodia si rivelò in ispecie in un Solo romantico con pianoforte, e in alcuni punti della bella Fantasia della Figlia del Reggimento ; componimenti ambidue di sua fattura, e ne’ quali lasciò pure incerto se più