150 alla fine, perduta la pazienza, si libera con una buona pugnalata di quel noioso e ostinato amatore, che la segue per valli e per monti, e vuol essere amato per forza. Qui ella trova protezione ed asilo appo il signore del luogo, che se ne innamora, e pare dell’ altro più fortunato ; e qui ha fine la lunga odissea dell’Her-mosa. Il ballo, che corre tanto paese, ha danze di tutt’ i costumi : spagnuole, anacreontiche, come a’ que’ tempi usavano in Francia, ungheresi, da amazzoni, un po’ di tutto, qua e là abbellito, massime nel prim’ atto, da alcune vaghe disposizioni di gruppi, e un ingegnoso movimento di masse. Il personaggio della bella ballerina è sostenuto dalla giovine Fuoco, e mai la finzione non fu più presso alla verità. Meno quella specie di gitana, che, per verità, fu un tantin di troppo libera e scapigliata, il terzetto, e più ancora il passo a due delFul-tim’ atto, mostrarono in lei una gentile e leggiadra e finita ballerina. I suoi passi sono graziosi, composti, e meritarono grandi applausi. Il Paul, suo compagno, è un ballerino, se non di vaglia, pur di gran forza ; e, nel passo a tre, anche la Bellini (*) si fece distinguere C) Vedi 1’ Appendice seguente.