266 le grida, quegli stessi sfolgoramenti di voce, che, quantunque ineomposti, erano però talora si drammatici ed efficaci ; ci voleva quella voce singolare del Selva, il quale parea fino nel nome nato pel personaggio del Silva ; ci volevano infine tante altre cose, eh’ or non era in potere d’ alcuno il riprodurre, per quanto buona volontà ci si mettesse. Ciò eli’ è certo è che 1’ opera non perdè nulla nella parte del tenore. Il Oraziani non potea cantar meglio ; quelle vesti gli si attagliano perfettamente, ed ei disse la sua cavatina con un’ espressione e un accento, che mise a rumore il teatro. Non ci daremo qui la briga inutile, e poco piacevole, di venir passo passo segnando tutti gli altri pezzi che più o meno furon graditi : statistica d’ applausi, che volentieri lasciamo a’giornali speciali. Solo cosi nel generale accenneremo che si raccomandò in ispecie per la grande passione con cui cantò il Varesi nella parte di Carlo, e il magnifico soliloquio fra le tombe ; che la Salvini-Donatelli fu molto applaudita nel soavissimo duetto del secon-d’ atto col tenore, il Oraziani, e in più altri luoghi, eh’ ella rese con 1’ usato suo stile, e infiorò di modi elettissimi, quantunque, visi-