175 col Paul graziosissimi gruppi; ma fra questi per fermo non collocheremo quel della fine del primo, quand’ essa è, alla lettera, portata dal compagno in ispalla. I carbonai san fare colla gerla altrettanto ; ma ciò non è bello, nè tampoco decente. 11 pregio de’ suoi passi non si descrive ; ce ne mancan la frase e i termini proprii. E’ sono tutto ciò che di più aereo, più lieve, più ritmico l’uomo può immaginare. Non si sa s’ella strascini la musica, o sia dalla musica strascinata ; cosi il moto col suono s’ accompagna e confonde. Quanta grazia, qual sicurezza in quelle giravolte, sì diversamente atteggiate e sempre ad un modo leggiadre ! Il Paul spicca salti e trincia capriole favolose; ei trilla co’ piedi, senza che mai si vegga lo sforzo della persona, con sorprendente disinvoltura. Si direbbe che per lui non valesse la legge comune di gravità ed ei non portasse il suo peso : e ciò che è ancora più difficile e pregiato nell’ arte, è la giusta corrispondenza, onde quel che fa con uno e’ riproduce egualmente con 1’ altro piede ; per il che ben potrebbe chiamarsi, in fatto di gambe, ambidestro. La Negri ha, in un passo a tre, aneli’ ella bellissimi a solo ; anch’ ella lavora,