45 € l’istituzione confusa con altra di simil natura. La benemerita Commissione di pubblica beneficenza ebbe il vanto di trarla in luce, fino dall’ anno 1829 : rivendicò a’ poveri fanciulli il loro diritto ; e, come potè, per le angustie del momento e la strettezza de’ modi, a petto del più grande bisogno, li raccolse in luogo, poco all’ uso ed all’ effetto adattato. Si deplorava che quegli alunni della carità cittadina non fossero in più comodo sito alloggiati, che loro mancasse 1’ aria e lo spazio, e all’istituto opportunità e mezzi di crescere e migliorare. A procacciare questi mezzi, ad accrescer di quello l’utile, il lustro, soccorse il gran cuore del conte Sceriman acquistandogli, per ì’ ingente somma di ben L. 35,000, 1’ ampio e grandioso palazzo di Spagna, in uno dei più bei siti della città. Oltre che l’impulso in sè medesimo, il conte Sceriman trovò in casa gli -esempli di generosità. In Giulfa di Persia, donde, più di due secoli fa, venne in Italia la sua famiglia, quattro chiese e quattro conventi debbono ad essa la lor fondazione : uno degli Sceriman, con la spesa di 60,000 ducati, fece stampare in Venezia i Messali e i Breviarii,