210 per la partenza, non eran rimasi occulti alla vigile amante, ed ella teme non ei voglia involarsele con la rivale : tema, nella quale tanto più si conferma, udendo appresso di soppiatto la Bresciani provar con lui una scena, eh’ ella bonamente piglia per un vero colloquio d’amore. Questo fatale equivoco risolve la catastrofe ; poiché allora ella ferma di vendicarsi, con lui uccidendosi : ed ecco ella versa il veleno in una bevanda, che dee servire quella sera medesima alla drammatica azion che si fìnge ; onde 1’ Angeleri trova recitando la morte, e viene a morir sulla scena ; mentre 1’ altra fug-ge, e va a spirare, come apparisce, fra le braccia del padre. Su questo repentino e crudel scioglimento abbiamo in principio già detta la nostra opinione e non ritorneremo sull’ argomento : basta che il pubblico non se ne mostrò, come del resto, contento. Si parte con l’animo lacerato ; e ciò non pertanto i molti pregi del-l’insieme, la bella condotta, la novità, se non sempre la più stretta verisimiglianza degli accidenti, il dialogo ricco e vivace, la vinsero su questo finale difetto ; fecero dimenticare la stessa stranezza e ferocia di quella Isabella,