236 che qui la sostennero ; ce le ricordava. Com’ella disse, anzi come ingemmò, quel Verranno a te sull’ aura ! Qual musicale risalto ella diede alle varie e sublimi melodie, a tutte le flebili frasi, onde si compone la scena e grand’ aria del second’ atto, una delle più belle ispirazioni del Donizetti ! Ella non ha grande potenza vocale, e quelle sottili squisitezze del canto sfumerebbero forse in maggiore teatro ; ma qui elle sono in perfetta misura col luogo, nè se ne perdè filo, onde l’immenso effetto dell’opera ; al quale più o meno pur contribuirono gli altri cantanti. Il Comolli, Edgardo, è un tenore più di forza che di maniera, e per questo molto acconciamente gli si avviene la parte, la quale domanda una certa energia d’ azione e di cauto ; di che appunto lodossi e nella imprecazione del finale dell’ atto primo, e nell’ animato anzi furioso duetto del secondo : 0 sole più rapido a sorger t’ appresta ; com’ egli assai maestrevolmente e davvicino s’ accostò alla donna in quello del primo. Non del par fortunato fu nell’ aria finale : ei peccò per eccesso, e gli fallì sul più bello la voce, onde ne perdette il canto e 1’ applauso.