I. Inaugurazione della sala teatrale Camploy (*). Venezia non è pur la città delle grandi memorie ; ella è la patria delle arti. Il bello, sotto tutte le forme, ebbe qui sempre culto ed altari ; i più nobili istituti o qui sorsero primi, o qui trovarono pronta imitazione e ricetto. I tempi, le fortune mutarono ; ma non mutò il gentile costume, rivive ancora l’antico genio delle arti, ed or ne avemmo bellissima pruova ; assistemmo, quasi dissi, ad un nuovo loro trionfo. Pittura, musica, poesia s’ unirono in nobil gara per render un postumo omaggio a un ingegno peregrino e fecondo, troppo ahi ! (') Gazzetta del i.° maggio 1851.