49 A. questo fine, egli immaginò ed eresse un natante edifizio, al doppio bisogno e di chi ricorre a quel presidio e di chi vuole addestrarsi o trastullare al nuoto. Fu più grande e fecondo il pensiero che non acconcia o classica l’opera. Il Rima ebbe a lottare con la propria fortuna, la fortuna, che a’ bei principii volentieri contrasta ; nè i più utili son sempre i più avventurosi trovati. Ma se il Rima non potè godere i frutti della sua invenzione, potè almen compiacersi nel trionfo della sua idea, e negli sperati vantaggi, che da quella ne avrebbe un d't ritratto la patria di sua adozione. E però la mole modesta segui aneli’ essa la legge di tutte le umane cose, nelle quali sempre gli esordii son umili ; 1’ altero vascello, que’ giganti del mare, che ne solcano il seno, e insultano le procelle, altra origine non riconoscono che l’informe albero incavato de’ primi navigatori. Chi si ricorda 1’ angusta e rustica apertura, quella specie d’incomoda boccaporta, per cui s’ entrava a bordo del singolare naviglio ; quelle travi, 1’ assito del superior palco, che, 4