305 se stessa, per altrui compassione, crudele, non pur rompe un caro ed ingenuo legame, che formava la felicità degli spregiati suoi giorni, ma affronta per insino, a meglio infrangerlo, con meditate accusatrici apparenze, l’odio e il disprezzo di colui stesso, eh’ eli’ ama : sublime vittoria, che ne vince però tutte le forze dell’ anima, ond’ ella ne muore. Imperciocché, ora la gente si diverte a questo modo in teatro : un tempo ci si andava a ridere; ora, perchè di fuori non se ne hanno bastanti cagioni, si va in teatro per piangere e desolarsi. Del rimanente, in mezzo a molto lusso di episodii, a qualche accidente non troppo naturalmente apparecchiato, la rappresentazione ha scene commoventi, strazianti ; ed ella porse occasione alla Robotti ed al Romagnoli di far conoscere quanto e’ valgono. Quando la Margherita, tale è il nome della infelice, rinfaccia al padre dell’ amante 1’ asprezza e la scortesia del contegno, e, più ancora, quando per lui rinunzia alle illusioni di quella soave passione, che agli occhi di lei doveva rilevarne la vita ; nell’ ultimo colloquio con Alfredo, al-loreh’ ella ha il coraggio e la forza di resistere 20